
In occasione del pellegrinaggio delle reliquie di San Moscati all’Ospedale Santa Maria delle Croci (nel corridoio accanto al bar) sarà allestita la mostra “Moscati, un clinico santo, tra cattedra e corsia” (a cura di Luca Belli, Paola Bergamini, Adriano Rusconi) organizzata su iniziativa di Stefano Coccolini, in collaborazione con i gesuiti della chiesa del Gesù Nuovo di Napoli che ne conservano le reliquie, da Scienza e Vita Ravenna e l’associazione dei Medici Cattolici, Santa Teresa e il Polo Sanitario (con il patrocinio della Diocesi, di Ausl Romagna e dei principali ordini medici della Provincia, a partire da quello del Medici e odontoiatri).
Sabato 1 febbraio alle 10.30 nell’Aula Dipartimento Emergenza Urgenza (all’ultimo piano del Santa Maria delle Croci) è in programma un incontro di presentazione della mostra al quale interverranno: Paolo Tarlazzi, direttore del Presidio ospedaliero di Ravenna, Stefano Falcinelli, presidente dell’Ordine dei Medici e degli odontoiatri di Ravenna e Paolo Bassi, direttore del Reparto di Malattie Infettive del Santa Maria delle Croci. Modera, Stefano Coccolini, medico cardiologo.
La mostra e l’incontro del primo di febbraio, spiega il dottor Coccolini “vuole porre a tema la professione dell’operatore sanitario attraverso la figura di un medico santo. Si intende presentare la sua figura nei suoi poliedrici aspetti: il medico attraverso i suoi pazienti, lo scienziato attraverso la sua attività scientifica; il maestro attraverso la sua opera didattica ed i suoi discepoli; l’uomo di cultura che nella sua epoca si dibatte in un clima positivista”.
La mostra “Moscati, un clinico santo, tra cattedra e corsia” sarà a ingresso libero. Dalle 15 alle 17 sarà possibile accedere alle visite guidate. Info e prenotazioni: 349 5230489 o 3288367159
San Giuseppe Moscati (1880-1927). Medico e scienziato partenopeo, conosciuto come “il medico dei poveri” per il suo prodigarsi senza sosta per i malati, in particolare per i più poveri e abbandonati, che spesso curava a sue spese. Dopo la sua morte, il 27 aprile 1927, martedì santo, a soli 46 anni, si diffuse la sua fama come “medico santo” proprio per le sue tante opere di carità . Fu proclamato santo da Giovanni Paolo nel 1987, al termine del sinodo dei vescovi “sulla Vocazione e Missione dei laici nella Chiesa”.