
“È stata proprio una giornata di festa, un modo per dire che la nostra identità deve partire da lì, dalla preghiera”. L’occasione Daniela Biondi per la Caritas diocesana, racconta la vice-direttrice Daniela Biondi, è data dalla benedizione da parte dell’arcivescovo Lorenzo, ieri mattina, nel cortile del centro d’ascolto della statua della Madonna arrivata direttamente da Lourdes grazie agli amici dell’Unitasi.

Anche questo è un segno di fraternità che parla dell’identità di queste due realtà diocesane: fraternità verso le persone che si aiutano ma anche verso i “colleghi” che aiutano: “Avevo chiesto all’Unitalsi di portarci una statua di questo genere al ritorno dall’ultimo pellegrinaggio che hanno fatto a metà ottobre – dice Daniela – e non solo ce l’hanno portata ma ce l’hanno pure regalata: un gesto bellissimo per il quale ringraziamo”.

Nel cortile della Caritas storicamente era presente una statua di Maria che è poi stata portata in deposito e persa. Di qui l’idea che ha avuto Daniela, promotrice del riposizionamento della statua dentro una piccola grotta: “Sono stata a Lourdes a gennaio 2020 e mi son sentita ‘abbracciata’. Ecco perché dopo questi mesi difficili e nel bel mezzo di quest’emergenza, ho tanto desiderato averla accanto, per tutti noi”. Ieri mattina, infatti nel cortile del centro d’ascolto c’erano tanti volontari a far festa: della Caritas, dell’Unitalsi, le suore della Carità
E la statua della Madonna, racconta Daniela, diventerà un po’ il centro della preghiera della Caritas e non solo: “Lì faremo la nostra preghiera settimanale; lì, un giorno al mese proporremo un momento di riflessione per tutti gli uffici diocesani. È il senso del nostro servizio, come ha spiegato l’arcivescovo Lorenzo benedicendo questa immagine”